MOMENTI DI CONDIVISIONE.

Riteniamo sia fondamentale informare, continuamente, sia le famiglie che i docenti, sui progetti attuali e, soprattutto, futuri!

“Il rispetto nasce dalla conoscenza e la conoscenza richiede impegno, investimento e sforzo” (T.Terzani)

             

         

                                                  

 

 

TECNOLOGIA INTEGRATA ( Meeting in Turchia dal 13 al 19 maggio 2019)

 

Tra le varie metodologie sperimentate nel corso dei due anni la tecnologia integrata risulta la più attuale da adottare, in quanto, i bambini di oggi utilizzano il nuovo “linguaggio” tecnologico spesso in modo passivo. Un’educazione programmata e specifica per l’uso appropriato del linguaggio stesso e la conoscenza dei meccanismi che lo regolano possono promuovere l’utilizzo appropriato.

Riportiamo qui di seguito diverse modalità di approccio tecnologico integrato:

1) Approccio agli strumenti: nell’approccio basato sugli strumenti, gli studenti applicano la tecnologia ad un’attività specifica. In questo modo la tecnologia viene utilizzata come strumento che viene selezionata per elaborare un’attività. Ad esempio si può utilizzare lo strumento di Internet per effettuare una ricerca sulla cultura indiana antica. Gli studenti navigano su Internet, selezionano le informazioni e le immagini pertinenti e utilizzano questi dati per scrivere un articolo su tale argomento.

2) Ruolo attivo degli studenti: gli studenti usano la tecnologia per elaborare le informazioni, in termini di ricerca, scavare da diverse fonti, raccogliere dati, analizzare e interpretare i dati, compilarli e rappresentarli. In questo modo essi ampliano la propria conoscenza e nel processo di apprendimento selezionano e scelgono anche la tecnologia più appropriata.

3) Ruolo facilitatore degli insegnanti: l’apprendimento incentrato sullo studente è possibile solo quando gli insegnanti spostano il proprio ruolo da quello di dispensatore di conoscenza a quello di facilitatore dell’apprendimento. Soprattutto nel XXI secolo, in cui le informazioni vengono recuperate con un clic su una tastiera, il ruolo degli insegnanti è ridondante come dispensatore di conoscenza ed è diventato più importante di quello di un facilitatore per aiutare a elaborare e applicare le conoscenze nella vita reale.

4) Attività e valutazioni autentiche: le attività autentiche sono pratiche ordinarie di una cultura. Ad esempio, gli studenti registrano la loro altezza e il loro peso in un foglio Excel e tracciano la propria crescita. Questo può diventare un’autentica valutazione per l’insegnante per valutare la comprensione da parte degli studenti della misurazione, i concetti di altezza e peso, l’auto-consapevolezza del corpo e l’abilità tecnologica per utilizzare il foglio excel.

Un altro approccio all’utilizzo della tecnologia in classe è l’approccio popolare o indirizzato al computer, chiamato Computer assisted o computer based instruction. L’approccio basato sul computer prevede che il contenuto e il design da proporre agli studenti siano già pronti e preparati e pertanto non è possibile adattarli ad esigenze specifiche tramite impostazioni personalizzate. Il processo di apprendimento è già programmato e lo studente risponde o interagisce con le applicazioni. Nell’approccio tecnologico integrato, invece, l’insegnante studia, progetta e adatta  la tecnologia in base alle esigenze degli studenti in classe. La tecnologia non necessariamente computer, è integrata dal design nel programma didattico e nella pedagogia. Lo studente seleziona e applica una varietà di tecnologie che meglio si adattano al compito e al processo di apprendimento. Pertanto, la tecnologia è più funzionale al processo di apprendimento e gli studenti facilitati dall’insegnante svolgono un ruolo attivo nel processo di apprendimento. L’approccio alla tecnologia integrata richiede un ambiente di apprendimento collaborativo, attentamente progettato e facilitato dall’insegnante. È consigliabile attuarlo in classe piuttosto che nei laboratori informatici.  Nell’apprendimento basato sul computer, l’insegnante svolge un ruolo minimo. L’insegnante seleziona il software e ne gestisce il funzionamento per gli studenti. Nell’approccio alla tecnologia integrata, invece,  l’insegnante svolge un ruolo attivo e facilitativo. Gli insegnanti progettano la lezione, integrano gli strumenti tecnologici e, a volte, persino creano un’applicazione e implementano la lezione.

Tecnologia integrata: sogno o realtà?

Purtroppo ad oggi l’approccio alla tecnologia integrata è ancora lontano dalla realtà. La peculiarità dell’approccio alla tecnologia integrata che trasforma il modo in cui insegnanti e studenti si impegnano e costruiscono insieme il loro apprendimento, è al momento poco utilizzata.  Tra i fattori che contribuiscono a questo scarso utilizzo, soprattutto nei contesti educativi svantaggiati risultano essere: l’ incapacità di comprendere e attuare la pedagogia costruttivista nel sistema educativo, l’attenzione opprimente sul valore economico della tecnologia di apprendimento per gli studenti e la mancanza di capacità e competenze specifiche da parte degli insegnanti. Gli insegnanti devono essere formati per comprendere la differenza tra l’approccio basato su computer e l’uso integrato della tecnologia ed essere in grado di utilizzare la tecnologia con un approccio incentrato sullo studente e avviare il processo di realizzazione di un cambiamento sistematico nel sistema educativo. classe nei loro corsi di formazione, gli insegnanti di conservatori erano collocati con insegnanti mentori che facilitavano l’insegnamento in classe con la tecnologia e il mantenimento insegnanti che sostengono l’uso della tecnologia nelle aule attraverso conferenze e pubblicazioni accademiche.

Sperimentazione del Metodo “TECNOLOGIA INTEGRATA”nella scuola dell’infanzia “Maria Vittoria”

Il team docente della scuola dell’infanzia “Maria Vittoria” ha deciso di avvalersi, oltre agli strumenti già utilizzati ( il PC, il video-proiettore, la stampante, il registratore, il microfono, la fotocamera…), del supporto della L.I.M. e, se avremmo la possibilità di acquistarli, dei piccoli ROBOT per svolgere diverse attività, tra cui il CODING.

Le ultime integrazioni delle Indicazioni  Nazionali per la scuola dell’infanzia italiana prevedono molteplici attività al riguardo poiché il nuovo linguaggio multimediale è ormai in uso corrente di tutti.

Inoltre si chiederà la collaborazione di esperti per poter costruire semplici App e strumenti di facile realizzazione adatti ai bambini di questa età (per esempio, giochi elettrici, semplici robot…)

Le aspettative del bambino al riguardo di questi strumenti didattici sono istintivamente positive poichè associano Ipad, telefoni, computer… a giochi spesso passivi e ad uso inappropriato e abusato.Quindi la naturale curiosità del bambino motiva l’utilizzo proposto dall’insegnante.

I docenti ritengono che questi strumenti possano essere un aiuto immediato per affascinare e creare motivazione degli alunni nel partecipare alle diverse attività e soprattutto per gli apprendimenti e per il raggiungimento dei traguardi di sviluppo.

Essi, infatti, sono un efficace supporto per risolvere problemi di attenzione, di ascolto, di assimilazione ed accomodamento dei saperi e delle esperienze.

            

         

La Technologie Intégrée étudiée en Turquie

La Technologie est utile pour l’enfant lorsqu’elle est utilisée de façon appropriée,dans un but précis et elle peut être un danger pour l’enfant si elle n’est pas utilisée correctement.
Des mesures doivent être prises pour éviter les conséquences négatives auprès des enfants lorsque les outils technologiques sont utilisés à l’école.

On a remarqué chez les enfants passant beaucoup de temps devant les écrans : retard de langage, obésité, problèmes de sommeil, manque d’attention, comportement agressif (Linebarger & Piotrowski, 2009; Nunez-Smith, Wolf, Huang, Emanuel, & Gross, 2008).

D’un autre côté, la technologie interactive qui encourage la créativité, les compétences de résolution de problème et qui donne l’opportunité de collaboration et de partage, s’est montrée très utile parce qu’elle encourage le développement de l’enfant. (NAEYC, 2013).
C’est pourquoi il est important d’utiliser les outils technologiques dans la mesure où l’enfant peut interagir activement.
En outre, le contenu des programmes de télévision et de l’ordinateur utilisés par l’enfant et les contenus d’Internet doivent être contrôlés avec attention
L’enfant ne devrait être confronté à aucune forme de contenu pouvant engendrer un comportement négatif tels que la violence, la sexualité, la profanation, la discrimination, le manque de respect

L’Education accompagnée d’outils technologiques

L’utilisation de l’outil technologique dans l’enseignement préélémentaire n’est pas une exigence
Ces outils sont utilisés dans les classes selon la volonté des dirigeants, des familles et des professeurs.
Une fois que les outils technologiques pouvant être utilisés en classe sont identifiés, ils peuvent être placés au centre des domaines d’apprentissages
Les outils technologiques ne devraient pas être rangés dans les placards ou seulement utilisés par l’enseignant, ils doivent être ouverts à la classe pour l’utilisation par les enfants
Les enseignants doivent enseigner aux enfants comment utiliser ces outils, et les guider lorsqu’ils les utilisent
L’enseignant doit être un modèle dans l’utilisation des outils technologiques pour la sécurité et le bien être de l’enfant. Autant que possible, les enfants devraient pouvoir utiliser l’outil technologique librement et à des fins pédagogiques et créatives

L’utilisation de la technologie dans les activités libres

Pendant des temps libres, les enfants peuvent utiliser les outils technologiques à leur rythme, en fonction de leur intérêt et de leur niveau
Dans ce contexte d’activités libres, un coin nouvelles technologies avec un ordinateur peut être aménagé offrant le choix entre jeux pédagogiques sur ordinateur ou jeux pédagogiques traditionnels
On peut notamment proposer aux enfants des jeux interactifs tels que du dessin ou du graphisme
Les enfants peuvent aussi enregistrer leur travail avec un appareil photo numérique dans les autres coins jeux, comme le coin construction
Dans le coin théâtre, des outils technologiques utilisés couramment à la maison comme supports de jeux tels que Iphone, appareils photos numériques, peuvent être utilisés
Pendant ces activités, il est important que l’enseignant observe et guide les enfants qui en ont besoin.

La technologie et les activités développant le langage

Les outils technologiques tels que les ordinateurs, les tablettes, les outils projetant des histoires, captent l’attention des enfants, maintiennent leur intérêt, et les aident à comprendre l’histoire en les aidant à créer des images mentales. (Kamil, Intrator, & Kim, 2000).
De plus, les livres électroniques, qui sont animés, qui proposent du son, des images et de l’interaction, contribuent positivement au développement cognitif et social de l’enfant. (Shamir & Korat, 2009)
Dans les activités de langage, les enfants peuvent produire des livres électroniques ou imprimer leurs histoires grâce à la technologie.
Ils peuvent utiliser les programmes de dessin ou les photos qu’ils prennent comme supports de langage
Ils peuvent chanter, parler, et enregistrer leurs histoires sur l’ordinateur ou l’Iphone ou sur une clé USB ou un CD, ou imprimer une image et créer un texte correspondant.
En menant conjointement la créativité de l’enfant et la guidance de l’enseignant, de nombreuses activités de langage autour de l’histoire peuvent être menées avec l’aide des nouvelles technologies.

La technologie et les activités mathématiques

De nombreuses activités mathématiques peuvent être menées avec l’aide de la technologie :, matching, sorting, formes géométriques et concepts géométriques, dénombrement, additions, soustractions (Aktaş-Arnas, 2005).

Des programmes peuvent être utilisés pour atteindre des compétences mathématiques., en particulier les concepts de base pour les enfants qui ont besoin de concret, de manipulation, de matériaux en 3 dimensions , ils trouvent alors les opportunités de pratiquer et d’enrichir leurs compétences grâce à des programmes utilisés individuellement ou en petits groupes.

La technologie et les activités scientifiques

Pour les activités scientifiques, la technologie offre aux enfants des opportunités de recherche, en particulier par l’utilisation d’Internet qui offre la possibilité de répondre instantanément aux questions relatives aux concepts scientifiques .
Grâce à Internet, les enfants peuvent visiter virtuellement des zoos et des musées.
Ils apprennent des notions grâce aux programmes documentaires.
L’appareil photo numérique permet en outre aux enfants de photographier ou filmer leurs expériences lors d’observations, de voyages ou sorties et de pouvoir ensuite les regarder à nouveau.

La technologie et les arts

Une des activités pour lesquelles la technologie peut être utilisée de façon efficace et créative est l’activité artistique.
Grâce aux programmes de dessin, les enfants peuvent exprimer leurs émotions, leurs pensées d’une façon différente.
De plus, les enfants s’expriment de façon créative à travers la technologie.
Ils peuvent créer des objets artistiques tels que des posters, des brochures, des cartes postales, des livres d’histoires en utilisant les dessins qu’ils ont inventés sur l’ordinateur ou en utilisant les photos prises avec l’appareil photo numérique ou la tablette, ou les dessins qu’ils téléchargent sur internet.
Ils peuvent aussi partager leurs projets artistiques sur les réseaux sociaux et avoir un retour.

All-focus

All-focus

La Méthode Montessori étudiée dans notre école maternelle du centre à Aire-sur-la-Lys

Les qualités innées des enfants :Les enfants sont naturellement des expérimentateurs, des explorateurs de leur environnement, de courageux travailleurs : « curieux de tout, capables d’une extraordinaire concentration et prêts à tout absorber comme les éponges absorbent l’eau » (L’esprit Absorbant). Le travail, dit-elle, est un instinct. Que veut dire éduquer ? Personne ne l’a mieux résumé que le professeur Holmes de Harvard, le préfacier de l’édition américaine de son livre et qui a beaucoup contribué au succès de sa méthode aux Etats-Unis : « Il s’agit de défendre le droit de l’enfant d’être actif, d’explorer son environnement et de développer son patrimoine intérieur à travers toutes sortes de recherches et d’efforts créatifs. Éduquer consiste à guider l’activité, pas à la réprimer… Le rôle du maître est de nourrir, d’aider, d’observer, d’encourager, de guider, d’inciter, et non pas de se mêler, d’ordonner ou d’interdire. »

Le développement de l’enfant avec un matériel pédagogique approprié :Une grande partie du travail porte sur le développement des sens, la coordination des gestes, l’observation du monde extérieur, certains aspects de la vie pratique et de la vie sociale, certaines opérations intellectuelles, lire écrire, les nombres, l’arithmétique, la nature, etc. Il consiste en l’acquisition par l’enfant d’une familiarité avec des objets qu’il doit manipuler ou utiliser : Objets de l’environnement ordinaire mais aussi matériels pédagogiques variés qui représentent les réalités concrètes ou abstraites qu’ils doivent comprendre.

Les éducateurs et leur mission : L’éducatrice doit « aider là où c’est nécessaire. Elle doit avoir pour chacun un sourire, un mot d’encouragement. Elle doit veiller sur l’enfant qui se trompe, qui ne réussit pas, qui reste inactif. Elle doit s’approcher, délicatement, proposer un travail, montrer comment on se sert du matériel. Elle doit suivre un à un ces enfants, surveiller personnellement tout ce qu’ils font. Il faut qu’elle remarque les besoins de chacun, et qu’elle soit là quand on a besoin d’elle. Il ne faut pas qu’elle interrompe un enfant. C’est sous la savante direction d’une telle maîtresse, et dans une ambiance ou personne n’est dérangé, que les enfants finissent toujours par s’intéresser à un travail. »« Il faut laisser les enfants exercer leurs qualités innées, et bien entendu ne rien faire qui puisse les étouffer. »« Toute manifestation dont le but est utile, sous quelque forme qu’elle se présente, doit être non seulement permise, mais aussi observée par le professeur.Dans notre système la maîtresse doit être une influence beaucoup plus passive qu’active. Sa passivité doit être composée d’une grande curiosité de type scientifique et d’un absolu respect pour le phénomène observé. »

Les leçons : « Elles sont individuelles. Les leçons collectives tiennent peu de place dans notre méthode et elles ont pratiquement été abolies à cause de l’attention qu’elles nécessitent de la part de tous les enfants qui, pour certains, ne sont pas disposés à la donner au moment voulu. » La brièveté doit être leur principale caractéristique. Autre caractéristique : la simplicité. « Les leçons doivent être dépouillées de tout ce qui n’est pas la vérité absolue. Le professeur doit éviter de se perdre en mots inutiles. Les mots doivent être les plus simples que l’on puisse trouver. » Troisième caractéristique : l’objectivité. « Les leçons doivent être présentées de telle sorte que la personnalité du professeur disparaisse. Seul l’objet sur lequel il attire l’attention de l’élève doit être en évidence. »« Si la leçon n’est pas comprise par l’enfant, le professeur ne doit ni répéter, ni insister. » La répétition serait inutile et nuisible. Inutile : L’incompréhension de l’enfant montre qu’il n’est pas prêt. Mieux vaudra essayer à un autre moment ou un autre jour. Nuisible : car s’il se souviendra des signes d’insistance qu’il aura ressentis comme un reproche, il oubliera par contre entièrement l’objet de la leçon qu’il était peut-être sur le point de comprendre.

Liberté et discipline :Le principe fondamental de la « pédagogie scientifique » est la liberté de l’élève : « Cette liberté qui permet le développement de l’individu est une manifestation spontanée de la nature des enfants. » « C’est une idée que les tenants des méthodes des écoles ordinaires ont beaucoup de mal à comprendre » car, se demandent-ils, comment obtenir la discipline dans une classe d’enfants libres ? « Nous nous faisons, certes, une idée de la discipline différente de celle qui est généralement acceptée. En fait lorsque est atteint un parfait état de liberté, apparaît la discipline, solennelle et simple » qui se rencontre chaque fois qu’il s’agit de créer quelque chose. « La discipline qui naît de la liberté, est nécessairement active. »« Nous ne considérons pas qu’un enfant soit discipliné quand ses professeurs ont réussi à le rendre aussi silencieux qu’un muet et aussi immobile qu’un paralytique. Un tel individu n’est pas discipliné mais annihilé. Nous disons d’un individu qu’il est discipliné quand il est maître de lui-même et qu’il est capable de contrôler sa conduite dans les occasions où il faut suivre des règles. »

La formation des éducateurs :Pour Maria Montessori, il s’agit d’une tâche de la plus haute importance.« Un entraînement à notre méthode est nécessaire. » « Pour que l’enfant affleure et manifeste son activité, il faut d’abord que l’adulte se corrige. L’adulte est trop énergique… il doit se faire plus indulgent… »« Beaucoup de professeurs, tout en en comprenant la théorie, ont du mal à la mettre en pratique à cause de l’apparente passivité de cette tâche. Ils en éprouvent un malaise, qui peu à peu, heureusement, laisse la place à l’émerveillement de celui qui voit le développement de la vie même. » … « La formation des professeurs est toujours très difficile. Une des raisons vient du fait que lorsqu’on leur explique ce qu’ils doivent faire : observer, s’abstenir d’intervenir en un grand nombre de circonstances, s’abstenir de faire des leçons collectives ou de longues leçons individuelles, s’abstenir d’insister ou de répéter… ils pensent qu’on leur demande de ne pas être vraiment des professeurs. » Le plus difficile, pense-t-elle, c’est « de leur apprendre à observer avec attention, comme les scientifiques observent les phénomènes qu’ils étudient ». « Il faut qu’ils apprennent à laisser faire le matériel pédagogique car, d’une certaine façon, c’est le matériel qui est le véritable professeur et qui dirige dans le détail le travail de l’enfant. »

 

 

Įgyvendinant “Erasmus +” projektą Šiaulių l/d “Bangelė” organizuotos įvairios veiklos

Pramoga Turkų vaikų dienai paminėti “Burbuliatorė moko mergaitę tvarkos”

“Meškiuko Teddy diena”

  

“Sveikos gyvensenos mėnuo” 

   

“Medžio diena”

     

“Tėvai ir seneliai seka pasakas vaikams”

  

  

“Atvirų durų diena vaikų šeimos nariams”

    

  

“Tėvai vaikams pristato savo profesijas”

  

 

Antrinių žaliavų paroda „Drabužiai mados paradui”

 

“Olimpinės žaidynės”

Prancūzijos muzikos dienos šventė “Vabaliukų fiesta”

  

“Vaisiai ir daržovės”

 

“Vaikų vertybių ugdymas”

   

  

Leidinys pedagogams ir tėvams “Turtinga vaikystė”

 Šiaulių l/d “Bangelė” kolektyvas dalinasi savo gerąją patirtimi įgyta įgyvendinant tarptautinį “Erasmus +” projektą “Įvairūs ugdymo būdai ir metodai ikimokykliniame ir priešmokykliniame ugdyme”

Lopšelyje – darželyje “Bangelė” logopedų metodinė diena – konferencija

Baigiantis mokslo metams, Šiaulių ikimokyklinių įstaigų logopedai rinkosi į lopšelį – darželį “Bangelė”, kur vyko metodinė diena – konferencija “Specialiųjų ugdymosi poreikių turinčių vaikų ugdymo patirtis“.  Ją organizavo įstaigos  direktorė Dalia Dambrauskienė, pavaduotoja Rima Piniauskienė ir logopedė metodininkė Laima Volbikienė. Renginio tikslas buvo – pristatyti Šiaulių lopšelio-darželio „Bangelė“ pedagogų patirtinio ugdymo patirtį, dirbant su ikimokyklinio ir priešmokyklinio amžiaus specialiųjų ugdymosi poreikių turinčiais vaikais.

Dalia Dambrauskienė ir pavaduotoja ugdymui Rima Piniauskienė parengė pranešimą “Šiaulių lopšelio-darželio „Bangelė” bendruomenės įtraukimas, kuriant sąlygas sėkmingam vaikų ugdymuisi“. Metodinės dienos dalyviai buvo supažindinti su atsinaujinusiu, išgražėjusiu, vaikų ugdymui pritaikytu  darželiu.

Lopšelis -darželis „Bangelė“  antrus metus dalyvauja „Erasmus +“ projekte „Įvairūs ugdymo būdai ir metodai ikimokykliniame ir priešmokykliniame  ugdyme“. Įstaigos atstovai grįžę iš Turkijos dalinosi savo įspūdžiais. Projekto koordinatorė Dainora Kazlauskienė  supažindino su  projekte dalyvaujančių partnerių: Italijos, Lenkijos, Prancūzijos, Turkijos patirtimi ugdant vaikus taikant skirtingas ugdymo metodikas: Waldorfo, Regio Emilia, Montessori, informacinių technologijų integravimas.

Vyresnioji auklėtoja  Daina Tetereva parengė metodinių priemonių parodą ir padarė pranešimą apie “Montesori metodo elementų taikymą lavinant vaikų smulkiąją motoriką”. Konferencijos dalyviai galėjo susipažinti ir praktiškai išbandyti visas  parodoje esančias priemones.

Logopedė metodininkė Laima Volbikienė skaitė paskaitą “Ikimokyklinio  amžiaus vaikų, turinčių specialiųjų ugdymosi poreikių, kalbinių gebėjimų ugdymas taikant projektų metodus“. Ikimokyklinių įstaigų logopedai buvo supažindinti su įstaigoje rengiamais specialiųjų poreikių vaikams skirtais projektais, kuriuose dalyvavo visa lopšelio – darželio bendruomenė, socialiniai partneriai, buvę ugdytiniai.  Pasidalino patirtimi apie ikimokyklinio amžiaus vaikams (iki trejų metų ) rengiamą kalbos sutrikimų prevencinį projektą „Mažais žingsneliais link gražios kalbos“.

Pedagoginės psichologinės tarnybos specialistės Gražina Musteikienė ir Aušra Kušlienė savo pranešimuose supažindino su logopedinio darbo naujovėmis, aktualijomis.

Ikimokyklinių įstaigų logopedai turėjo galimybę susipažinti su lopšelyje-darželyje „Bangelė“ taikomais inovatyviais darbo metodais ir būdais dirbant su specialiųjų poreikių turinčiais vaikais, siekiant sėkmingos vaikų ūgties, skatinant vaikus reikšti mintis sakytine kalba netradicinėje erdvėje, sudarant sąlygas teigiamų emocijų išgyvenimui.

Informacinių technologijų integravimas ugdymo procese Turkijoje, „Teb Atasehir Anaokulu“ vaikų darželyje

Šiaulių lopšelis – darželis „Bangelė“ jau antrus metus įgyvendina tarptautinį „Erasmus +” projektą „Įvairūs ugdymo būdai ir metodai ikimokykliniame ir priešmokyliniame ugdyme“. Įgyvendinant šį projektą įvyko paskutinis projekto partnerių susitikimas Turkijoje. Susitikime dalyvavo projekto vadovai ir koordinatoriai iš Italijos, Lenkijos, Lietuvos, Prancūzijos ir Turkijos.

Savaitės eigoje visi projekto dalyviai stebėjo atviras ugdomąsias veiklas, kaip informacinės technologijos integruojamos vaikų ugdymo procese. Turkijos komandos koordinatorė Muge Mor Hercihan darbo sesijos metu pristatė pristatymą: „Informacinės technologijos „Teb Atasehir Anaokulu“ vaikų darželyje“.

Pristatymo metu buvo teigiama, kad informacinių technologijų naudojimas darželyje nėra privalomas. Informacinės technologijos vaikų ugdymo procese integruojamos jeigu to nori pats pedagogas ir vaikų tėvai.  Nusprendus, kokios informacinės technologijos bus integruojamos tam tikro amžiaus grupėse, šios priemonės padedamos į ugdymosi centrus, kad vaikai laisvai ir kūrybiškai jomis galėtų naudotis.

Stebėdami atviras veiklas matėme, kaip vaikai mokinami naudotis skaitmeniniu fotoaparatu, kompiuteriu, kompiuterio pele, spausdintuvu, garso kolonėlėmis, balso įrašytuvu, išmaniuoju mikrofonu, projektoriumi, kaip skatinami kurti nesudėtingus indžinerinius darbus.

Muge Mor Hercihan akcentavo, kad ugdymo procese naudojamos įvairios edukacines programėles ir žaidimai kompiuteryje, interaktyvioje lentoje, projektoriuje, plančetėje. Jos integruojamos lavinant vaikų kalbą, gilinant matematinius įgūdžius ir gebėjimus, suteikiant vaikams žinių meno ir mokslo srityje. Yra didelė įvairovė edukacinių programų ir žaidimų ikimokyklinio amžiaus vaikams, tačiau ne visos jos yra naudingos. Informacinių technologijų programos turi turėti teigiamą poveikį vaikams. Jos turi būti paprastos ir aiškios, atitikti vaikų amžių ir vystymosi lygį, kad jie galėtų jomis savarankiškai naudotis.

Integruojant informacines technologijas pagrindinis pedagogo tikslas yra išmokinti vaikus tinkamai naudotis pasirinktomis informacinėmis technologijomis ir jose esančiomis programomis. (Pavyzdžiui:. Kaip paveiksluoti skaitmeniniu fotoaparatu. Kaip gautą nuotrauką iš fotoaparato įkelti į kompiuterį ir ją atspausdinti spausdintuvu).

Po stebėtų veiklų priėjome išvadų, kad informacinės technologijos turi teigiamų ir neigiamų aspektų. Visų pirma informacinės technologijos yra labai brangios.  Jos ne visada veikia ir ugdymo metu gali bet kada pavesti. Kol vienas vaikas yra užimtas, kiti vaikai turi laukti. Mažina vaikų tarpusavio bendravimą ir bendradarbiavimą. Vertinant teigiamą pusę informacinės technologijos leidžia greičiau diferencijuoti ugdymą pagal vaikų gebėjimus, ugdymo procesą daro įdomesnį, patrauklesnį, vaikai tampa žymiai aktyvesni. Sugebėjimas naudotis informacinėmis technologijomis paruošia vaikus jų tolimesniai ateičiai.

Džiaugiamės gauta galimybe susipažinti, kaip dirba pedagogai kitose šalyse integruojant informacines technologijas. Gautą patirtį pritaikysime savo darbe, vaikų ugdymo procese, nors technologijų integravimas Šiaulių lopšelio – darželio „Bangelė“ vaikams ir auklėtojoms nėra naujas dalykas.

 

“Erasmus +” projekto partnerių susitikimo Turkijoje pristatymas:

https://www.facebook.com/546668672058110/videos/vb.546668672058110/457877554947659/?type=2&theater

MONTESSORI

METODO MONTESSORI

 

Il metodo Montessori è un sistema educativo scientifico, sviluppato da Maria Montessori (neuropsichiatra infantile, pedagogista, educatrice, medico e scienziata italiana), praticato in circa 20.000 scuole in tutto il mondo, al servizio dei bambini dalla nascita fino ai diciotto anni. La pedagogia montessoriana si basa sull’indipendenza, sulla libertà di scelta del proprio percorso educativo e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino.

Nelle Case dei bambini vi sono angoli allestiti con vari tipi di materiali  dedicati alle diverse esperienze di riferimento:

  • vita pratica;
  • attività sensoriale;
  • matematica;
  • lingua;
  • scienze;
  • storia e geografia;
  • musica;

Grazie alla sua “mente assorbente”, il bambino interiorizza le impressioni e le sensazioni delle esperienze per classificarle ed organizzarle in percezioni. Si tratta cioè di una interazione tra l’esperienza del corpo e il lavoro della mente.

La sinergia con i genitori è essenziale e questo richiede una stretta collaborazione tra scuola e famiglia.

Maria Montessori rappresenta la rivoluzione sia del concetto dell’appendimento, sia dell’organizzazione degli ambienti scolastici strutturati. Ancora oggi le sue intuizioni teoriche costituiscono le basi per le didattiche innovative, ad esempio il Cooperative learning, il peer to peer, il tutoring per arrivare fino al coding. Alcune attività e sussidi sensoriali sono fondamentali per la didattica individualizzata/personalizzata per tutti ed in particolare per i BES.

 

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ISTRUZIONE DIFFERENZIATA

Quattro modi per differenziare l’istruzione

 

L’istruzione differenziata è un modello che deriva dalla ricerca e dalla pratica in classe ed è progettata per guidare la pianificazione dell’insegnamento e dell’apprendimento. Sebbene sia utilizzata soprattutto nella preparazione dei programmi didattici per gli alunni diversamente abili, oggi è attuabile in molti contesti, per affrontare le sfide educative poste dalle nuove realtà multiculturali e per far fronte ai diversi stili di apprendimento degli alunni. Secondo Carol Ann Tomlinson, gli insegnanti possono differenziare l’istruzione in quattro modi: 1) contenuto, 2) processo, 3) prodotto 4) ambiente di apprendimento.

 

1.Contenuto:

Il contenuto di una lezione non è più standard. Spesso in classe ci sono studenti che potrebbero non avere completamente familiarità con i concetti della lezione, alcuni studenti potrebbero avere una padronanza parziale e altri avere già familiarità con il contenuto prima dell’inizio della lezione. Quello che l’insegnante potrà fare è differenziare il contenuto progettando attività per gruppi di studenti che coprono vari livelli di comportamento intellettuale che vanno dalle abilità di pensiero di ordine inferiore, alle abilità di pensiero di ordine superiore. I sei livelli sono: ricordare, capire, applicare, analizzare, valutare e creare.

 

  1. Processo:

Ogni studente ha uno stile di apprendimento preferito e, una differenziazione di successo include la consegna del materiale a ogni stile: visivo, uditivo, cinestetico e parlato. Questo metodo, correlato al processo, affronta anche il fatto che non tutti gli studenti richiedono la stessa quantità di supporto da parte dell’insegnante e, gli studenti potrebbero scegliere di lavorare in coppia, in piccoli gruppi o individualmente. E mentre alcuni studenti possono trarre beneficio dall’interazione uno-a-uno con l’insegnante della classe, altri possono essere in grado di progredire da soli. Gli insegnanti possono migliorare l’apprendimento degli studenti offrendo supporto in base alle esigenze individuali.

  1. Prodotto:

Il prodotto è ciò che lo studente crea alla fine della lezione per dimostrare la padronanza del contenuto. Questo può essere realizzato sotto forma di test, progetti, relazioni o altre attività.

  1. Ambiente di apprendimento:

L’ambiente di apprendimento coincide con: – l’organizzazione delle attività didattiche negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti comuni; – una equilibrata integrazione tra i momenti di relazione, di apprendimento e quelli di routine per favorire nuove esperienze e nuovi stimoli.

Differenziare l’istruzione aumenta le probabilità di successo formativo e l’insegnante ha il compito di valutare i tempi di apprendimento di ogni studente. Dividere la classe in gruppi di lavoro, sulla base delle diverse velocità di apprendimento degli alunni, influenza la qualità dell’istruzione. Differenziare l’insegnamento significa anche osservare e comprendere le differenze e le somiglianze tra gli studenti per pianificare il programma didattico in modo efficace. I principi fondanti dell’istruzione differenziata sono:

 

Valutazione continua e formativa: gli insegnanti valutano continuamene gli studenti in modo da identificare i loro punti di “forza” e di “debolezza” e aiutarli a portare avanti il loro percorso di crescita in maniera costruttiva.

Riconoscimento della diversità degli studenti: le valutazioni continue consentono agli insegnanti di preparare lezioni/attività differenziate che soddisfino le esigenze di ogni studente.

Lavoro di gruppo: gli studenti collaborano in coppie e in piccoli gruppi. L’apprendimento in gruppo consente agli studenti di impegnarsi, confrontarsi e imparare l’uno dall’altro.

Problem solving: chi sceglie questo tipo di metodologia didattica si concentra principalmente su concetti e questioni da risolvere piuttosto che sul “libro” o sul “capitolo” da spiegare. Tale approccio incoraggia gli studenti a sviluppare idee e acquisire i concetti chiave con più facilità.

Scelta: gli insegnanti offrono agli studenti la scelta. Negoziando possono affidare loro incarichi motivanti che soddisfino le diverse esigenze.