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METODO WALDORF di RUDOLF STEINER

Metodo Waldorf da conoscere e sperimentare nella scuola dell’infanzia “Maria Vittoria” .

La metodologia steineriana è un approccio educativo che si sviluppa nei primi anni del 900 ideato da Rudolf Steiner.

Nel mondo ci sono centinaia di scuole che adottano questa pedagogia che, copre la crescita della persona dal pre-asilo fino alla maggiore età.

Secondo i fondamenti steineriani, la pedagogia dev’essere definita in funzione delle esigenze dell’evoluzione infantile, tenendo conto dei bisogni del bambino; importante, quindi, osservare quella che Steiner chiama “tripartizione dell’uomo” :corpo, anima e spirito (volontà, sentimento e pensiero), per educare gli allievi armonicamente nei tre ambiti.

Da questa concezione nasce l’ideale di creare un’offerta formativa basata non solo sulle facoltà cognitivo-intellettuali dell’apprendimento, ma anche e, soprattutto, creativo-artistiche e pratico-artigianali: ogni lezione dovrebbe offrire sempre elementi artistici, espressivi.

Questa è la ragione per cui la pedagogia steineriana viene definita dallo stesso fondatore “ARTE DELL’EDUCAZIONE”.

Le lezioni sono scandite da ritmi sempre uguali e ben definiti che siano rispettosi del passare delle stagioni e delle mutazioni della natura e tutto questo dev’essere rapportato all’organizzazione degli ambienti di apprendimento , realizzati con elementi naturali e gradevoli, in modo da generare nell’allievo stesso il senso del salubre e della bellezza.

È ,inoltre, fondamentale la relazione sociale: rappresentazioni teatrali, concerti, feste periodiche e socializzazione dei lavori realizzati a scuola.

Nei primi otto anni scolastici è prevista la figura di un solo insegnante che funge da guida, da “modello”. La lezione dell’insegnante deve alimentare la sfera emotiva del bambino: è, importante, quindi che non sia prettamente concettuale, ma che si avvalga anche di strumenti plastici e materiali.

L’insegnante steineriano lavora secondo una teoria per cui l’obiettivo non è quello di formare un bambino perfetto, ma quello di adattarsi continuamente alla comprensione dell’individualità dell’ allievo mirando alla valorizzazione dei sentimenti, della volontà e dell’intelligenza.

Secondo Steiner, la pedagogia è un’arte alla quale il maestro giunge attraverso una propria vocazione, lavorando su di sé e sulla fondamentale relazione affettiva con i suoi allievi.

Il piano di studi è sempre attento alle tappe evolutive del bambino e, in ogni caso, si lascia ampio spazio alla libertà d’insegnamento; tutto dev’essere proposto attraverso un approccio artistico, immagini ed esperienze dirette per stimolare l’interesse e la volontà dell’allievo.

La valutazione è intesa come raggiungimento di un’educazione organica del bambino e non esiste un criterio distintivo di rendimento.

Le docenti della scuola dell’infanzia Maria Vittoria hanno risposto all’esigenza di attingere alla documentazione adeguata del metodo e delle teorie steineriane.

Dopo un approfondimento del gruppo coinvolto è stata contattata un’esperta di un’associazione steineriana presente sul territorio che ha tenuto diversi convegni di formazione, sia per i docenti che per i genitori.

Successivamente, acquistati i materiali, in parte dalla scuola e in parte dalle famiglie, sono state organizzate le sezioni per avviare le sperimentazioni previste dal metodo:

·        Gioco libero, con materiali semplici e naturali;

·        Cibo biologico;

·        Contatto e cura degli ambienti naturali;

·        Attività manuali con strumenti tradizionali;

·        Attività di pittura, con l’utilizzo di materiali naturali;

·        Narrazione di fiabe dei fratelli Grimm (ed. 1954);

·        Attività funzionale per l’approfondimento dei valori etici, in collaborazione con le famiglie;

·        Creazione di atmosfere musicali e psicomotorie per favorire atteggiamenti di calma e di relax.